La puleggia: cosa vale la pena sapere nel contesto dei motori e dell’automazione industriale?
La puleggia è un componente che non può essere trascurato negli azionamenti meccanici. Nel settore industriale si incontrano soprattutto pulegge per motori elettrici e pulegge per alberi a gomito. La loro funzione è quella di trasmettere in modo efficiente la potenza per mezzo di una cinghia, solitamente una cinghia trapezoidale o dentata. Il design e il materiale di costruzione hanno un impatto diretto sulla durata del sistema e sulla stabilità operativa dell’apparecchiatura.
Comprendere i principi di funzionamento e selezionare la puleggia corretta è di importanza pratica non solo per i progettisti, ma soprattutto per i reparti di manutenzione e i tecnici dell’automazione. Il malfunzionamento di questo componente è spesso causa di interruzioni della linea di produzione, guasti all’unità di trasmissione o usura eccessiva della cinghia.
Nella sezione seguente parleremo dei diversi tipi di pulegge, del loro utilizzo nei motori e nelle trasmissioni, di come rimuoverle e degli errori più comuni che si commettono nella scelta.

Tipi di pulegge: panoramica dei modelli e delle applicazioni
- Puleggia a cinghia trapezoidale: è la più comune nei motori elettrici. Adatta a lavorare con cinghie di tipo V. Caratterizzata da una buona adesione e da una comprovata durata in condizioni industriali.
- Puleggia dentata: viene utilizzata nelle applicazioni che richiedono una sincronizzazione precisa, come ad esempio i sistemi di posizionamento servo o CNC. Si collega alle cinghie dentate ed elimina gli slittamenti.
- Puleggia dell’albero motore: più comunemente si trova nei motori a combustione interna (ad esempio la puleggia C-360), ma nell’automazione industriale può essere presente nei generatori o nelle pompe a pressione azionate dal motore.
- Puleggia multipla con nervatura a V: per azionamenti più complessi in cui la potenza trasmessa è suddivisa tra più cinghie simultanee. Garantisce una maggiore durata riducendo l’usura delle singole cinghie.
- Puleggia per motori elettrici: solitamente è realizzata in alluminio o ghisa. Le versioni con foro conico consentono un rapido montaggio e smontaggio senza l’ausilio di strumenti specializzati.

Rimozione e installazione della puleggia – aspetti pratici
- Identificare il tipo di fissaggio: Prima dello smontaggio, è necessario determinare se la ruota è fissata con una scanalatura a chiavetta, una boccola a trazione (ad es. Taper Lock) o se è montata a pressione. Questo determina il metodo di funzionamento.
- Usare un estrattore di pulegge: In molti casi è necessario un estrattore idraulico o meccanico di precisione. Un uso non corretto può danneggiare l’albero o la ruota.
- Evitare i colpi di martello: Si tratta di un errore comune nelle fabbriche, che provoca microfratture e la decalibrazione dell’asse. Al posto della forza, conviene optare per una pressione controllata con gli strumenti di servizio.
- Pulizia della sede dell’albero: Prima di montare una nuova ruota, la superficie di accoppiamento deve essere pulita a fondo. Anche un sottile strato di corrosione può disturbare l’allineamento.
- Coppia di serraggio corretta: Spesso viene sottovalutata, ma ha un impatto significativo sul funzionamento del motore. Una coppia di serraggio eccessiva può deformare la boccola, una troppo bassa può causare un gioco.

Come faccio a scegliere una puleggia per la trasmissione?
Nella pratica industriale, la selezione delle pulegge si basa su diversi parametri. Vale la pena prestare attenzione a:
- Diametro e larghezza della ruota – determina il rapporto e l’interazione con il nastro (tipo A, B, SPZ, ecc.).
- Numero di scanalature: dipende dal numero di nastri e dalla potenza di trasporto richiesta.
- Tipo di cinghia di accoppiamento: cinghia trapezoidale, cinghia dentata, cinghia a più nervature; ognuna richiede un profilo di ruota dedicato.
- Materiale – alluminio (leggero, per carichi ridotti), ghisa (alta resistenza meccanica), acciaio inox (applicazioni speciali, ad esempio nell’industria alimentare).
- Il tipo di attacco – pinza, foro scanalato, cava per chiavetta – determina la facilità di installazione e l’attrezzatura necessaria.
È inoltre buona norma controllare periodicamente le condizioni delle pulegge durante le ispezioni: i componenti usurati possono compromettere il funzionamento dell’intero azionamento e generare un aumento dei livelli di vibrazione e di rumore.
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